Nella vita ci troviamo di fronte a molte scelte, semplici o ardue che siano, sono scelte che potrebbero dipingere la nostra vita di colori che neanche avremmo preso in considerazione. Acquistare una casa è il momento della vita che può assumere un colore più allegro, magari un verde acqua che dà quel senso di tranquillità e armonia di cui necessita questa vita sempre troppo frenetica.
A volte, però, ci troviamo di fronte ad un altro tipo di scelta, forse anche un po’ “dolorosa”. Vendere la nostra casa. Per diversi o svariati motivi ci troviamo di fronte a questa scelta e, tra le pratiche burocratiche e il legame che ci hai instaurato, ormai solido quanto i mattoni di quella casa, non puoi fare a meno che vedere un po’ grigio.
Un’ ulteriore scelta è metterla in affitto. Questa opzione addolcisce un po’ la pillola. Non abbandoni del tutto le mura di una casa che ti è appartenuta, la affidi ad altre persone solo per un periodo di tempo che può essere più o meno lungo.
In tutte e tre le opzioni c’è un denominatore comune. L’amore. Non possiamo fare a meno di amarla in tutte le sue forme. Che sia piccola, grande, nuova o vecchia, verrà sempre personalizzata a nostra immagine e somiglianza. Si chiama “immobile” ma a noi muove qualcosa, dentro e per sempre. Non solo contiene e preserva il calore dei termosifoni durante le corte giornate invernali ma, soprattutto, conserva il calore più importante, quello familiare. Possiamo far tremare i suoi muri e sorbire le lamentele dei vicini, ma non smussa il senso di difesa e conservazione che rappresenta per noi. Ascolta i nostri segreti e li custodisce.
Dopo un lungo viaggio non vediamo l'ora di riaprire quella porta ed esclamare: "casa dolce casa". Chiudiamo la porta dietro di noi e ci lasciamo coccolare tra le sue braccia murate.