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Occupazione abusiva, come tutelarsi?
28/10/2024 - 28/10/2024

Un immobile da affittare può rappresentare una rendita di non poco conto, specie nelle realtà comunali più richieste. Che fare in caso di occupazione abusiva, che rappresenta un duplice danno per il proprietario?
Già, perché quest'ultimo non solo si trova a perdere del tutto un'entrata sicura, ma perde temporaneamente anche la disponibilità di un bene di sua proprietà e con essa la possibilità di affittarlo ad altri nell'immediato. Tenendo conto che dal prossimo anno dovrebbero esserci novità, come agire secondo la normativa attuale?

La prima opzione resta ovviamente quella del buonsenso, confrontandosi con l'inquilino moroso per tentare di ricondurlo al rispetto degli accordi presi in precedenza. Qualora il tentativo non andasse in porto, il consiglio principale, confermato anche dai sindacati, è quello di recarsi presso un commissariato di polizia per sporgere una formale denuncia-querela, chiedendo l’avvio di un procedimento penale nei confronti degli occupanti abusivi.

Una strada che non consentirà alle forze dell’ordine di entrare in casa eseguendo lo sgombero e la liberazione immediata dell’immobile, ma che darà se non altro avvio al procedimento penale per chiedere il risarcimento del danno nella qualità di parti civili. E sarà quindi possibile rivolgersi al giudice civile entro un anno, chiedendo un'azione di reintegrazione.

Seguirà una fase di attuazione del provvedimento, nella quale il giudice adotterà i provvedimenti più opportuni per far liberare l’immobile, ricorrendo, in caso di resistenza degli occupanti, anche all’ausilio della forza pubblica e al rilascio forzato dell’abitazione.

Qualora il termine fosse trascorso, il proprietario può invece incaricare il proprio legale di redigere la documentazione necessaria per procedere con l’azione di rivendicazione: dovrà tuttavia provare, con ogni mezzo, di esserne proprietario per acquisto fattone a titolo originario o derivativo. Una proceduta tutt'altro che snella, quindi.

Qualcosa potrebbe tuttavia cambiare nel 2025, secondo il disegno di legge Sicurezza: verrebbe introdotto il reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”, perseguibile a querela della persona offesa che punisce, con la reclusione da due a sette anni, chi, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o impedisce il rientro nel medesimo immobile da parte del proprietario.

Prevede inoltre, una procedura volta a consentire a chi ne ha titolo il rapido rientro in possesso dell’immobile occupato, con provvedimento del giudice nei casi ordinari e (quando l’immobile sia l’unica abitazione del denunciante, con intervento immediato della polizia giudiziaria) successivamente convalidato dall’autorità giudiziaria. “La procedura giudiziale, con la normativa attuale, talvolta va per le lunghe. Il primo consiglio per il proprietario è ovviamente quello di agire in ottica preventiva, chiedendo le garanzie previste dalla normativa e valutando in maniera oculata la scelta dell'affittuario – ha confermato l'avvocato Marco Bartoli, professionista Mediatori Group - mi risulta che sia in approvazione il nuovo “pacchetto sicurezza” dal 1 gennaio potrebbe prevedere una serie di facilitazioni a favore dei proprietari di immobili. Potrebbero quindi esserci novità”.

Per ogni informazione in merito, i professionisti di Mediatori Group restano a disposizione di ogni vostra esigenza.

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