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Eredità immobiliare si può vendere senza l'unanimità?
14/10/2024 - 14/10/2024

VENDERE UN IMMOBILE EREDITATO SENZA L'UNANIMITA' DI TUTTI GLI EREDI

Si Può? Lasciamo la parola all' Avv. Marco Bartoli :
 

“Per vendere un immobile ereditato è necessario ogni caso il consenso di tutti gli eredi. Qualora non vi fosse unanimità, il consenso dovrebbe essere “provocato” rivolgendosi al tribunale per sciogliere la comunione”.

E' l'avvocato Marco Bartoli a rispondere ad una domanda che, in un Paese come l'Italia dove la “casa di proprietà” continua ad essere sacra, tutti si pongono nel corso della vita. Può capitare ad esempio, dopo il decesso di un genitore, di un nonno o di uno zio, di ritrovarsi comproprietario insieme a sorelle, fratelli o cugini (ad esempio) di un appartamento o di un immobile generale. 

Può succedere di avere visioni diverse sul futuro della nuova proprietà: qualcuno vorrebbe venderla, ma gli altri comproprietari magari non sono d'accordo. Ed in questo caso, non è possibile procedere alla vendita del bene: affinché la vendita abbia luogo, devono essere presenti tutti i proprietari in occasione dell’atto di rogito da effettuare presso un notaio.. ecco, che cosa fare in quei casi?

Il consiglio è quello di lavorare per raggiungere un'intesa, anche sfruttando il fatto che e le quote di uno o più eredi possono essere acquistate da un altro erede. E nel caso in cui, nonostante confronti e riunioni, i comproprietari del bene ereditato non riuscissero ad accordarsi? Ecco, in quel caso, anche solo uno degli eredi può presentare ricorso al giudice per sciogliere la comunione ereditaria e a quel punto avverrà un tentativo di mediazione.

Qualora nemmeno in quest'ultima sede si raggiungesse un accordo, allora il giudice prenderà in considerazione l'ipotesi della vendita all’asta dell’immobile. Nel caso si arrivi all’asta è bene sapere che l’immobile potrebbe essere venduto a un prezzo notevolmente ribassato: qualora non dovessero pervenire offerte al primo bando infatti, si ripartirà con una base d'asta più bassa ripartendo con un nuovo tentativo a prezzo ribassato. “Lo scioglimento della comunione richiede generalmente tempi lunghi.

Bisogna tenere conto  che l'asta porta in genere ad un deprezzamento dell'immobile – ha concluso Bartoli – ecco perché il consiglio, nei limiti del possibile, è quello di cercare di arrivare ad un accordo fra gli eredi”.

Per ulteriori chiarimenti o suggerimenti sul da farsi, è possibile rivolgersi ai professionisti di Mediatori Group.

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