Ora che il freddo bussa alla nostra porta, la nostalgia dell’estate e del caldo riaffiora. Al calore familiare delle giornate invernali trascorse in casa, aggiungiamo il calore del tè e dei termosifoni, per non parlare dei calzettoni pesanti. Ci sentiamo protetti dalla coperta accogliente delle quattro mura. A rendere tollerabili queste giornate fredde e ad appagarci a tal punto di rimanere a fare un gioco di società con i nostri genitori, anziché uscire, è sicuramente il nostro amico riscaldamento. Non solo ci aiuta a sopportare le giornate uggiose e fredde ma si presenta anche sotto forma di una parola che ci “riscalda” il cuore, ovvero: Bonus.
Parliamo di “Bonus Caldaia” e con questa espressione ci riferiamo alle diverse situazioni che portano a detrazioni fiscali pari al 50% o anche al 65%. Le diverse percentuali dipendono dalla tipologia di lavoro effettuato:
- Agevolazione al 50% delle spese: nel caso di installazione di una nuova caldaia (senza valvole) di classe A;
- Agevolazione al 65% delle spese: nel caso di installazione di una nuova caldaia di classe A o superiore, con l’applicazione di valvole per il controllo del riscaldamento;
- Agevolazione al 110% delle spese: nel caso in cui il lavoro di sostituzione della caldaia rientri in uno dei lavori previsti per il Super Bonus 110%.
Queste tipo di agevolazioni sono rivolte a tutti i cittadini che devono sostituire la vecchia caldaia con una che garantisce un risparmio energetico considerevole. Può anche richiesto da altri soggetti che hanno un diritto reale sull’immobile, come gli inquilini in caso di immobile in affitto.
Un risparmio energetico non indifferente e che allo stesso tempo contribuisce a incrementare l’efficienza dell’immobile. L’aiuto fiscale quindi è più che gradito sia per l’aspetto economico che per le ricadute ambientali in termini di sostenibilità.